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SET

29

2014

CRIPTA DEL SANTUARIO AL SACRO MONTE DI VARESE: UNA RETRODATAZIONE AL V SECOLO

PRESENTATI LE NOVITÀ DAGLI SCAVI ARCHEOLOGICI TUTT’ORA IN CORSO


Finalmente le origini del Sacro Monte di Varese cominciano ad uscire dal territorio del leggendario mistero per trovare delle fondamenta storiche basate su scavi e scoperte archeologiche.Le Soprintendenza ai beni archeologici e la Soprintendenza per beni architettonici stanno guidando la campagna di scavi 2014 all’interno della piccola Cripta romanica, dove gli scavi sono curati e documentati dall’archeologo Roberto Mella Pariani. I dati che emergono dagli scavi e quelli già rilevati nel corso della campagna 2013, permettono di documentare l’esistenza di un edificio di culto mariano datato – seppure in via preliminare - già a partire dal V secolo d.c.
Questa fase così antica è leggibile nei resti di un emiciclo absidale intonacato pertinente ad un sacello orientato correttamente ad E
I vari rifacimenti e la complessa stratigrafia confermano una lunga e complessa vita del sito, ma molto probabilmente questa chiesa originaria venne abbattuta in età carlongia-ottoniana per costruire ex novo una più ampia chiesa, poi ulteriormente sviluppatasi verso Ovest, e ad una quota superiore, tra XI e XII secolo. Infine, il radicale e ben noto intervento del 1472-1476 che consegna al Santuario la sua planimetria attuale.
Gli scavi del 2014 si stanno concentrando anche nella zona sottostante il presbiterio e la navata suddel Santuario.
Le scoperte presentate oggi presso il Museo Baroffio e del Santuario da archeologi e autorità sono di assoluto rilievoe forniscono nuovi dati anche sulle fasi più recenti e di mettere in luce anche la vita trecentesca e quattrocentesca del Santuario. Frammenti di ceramica invetriata con l'impresa araldica viscontea-sforzesca dei Tre Anelli testimoniano la frequentazione della corte del Sacro Monte per periodi di preghiera. Di grande interesse sono anche una serie di graffiti liturgici quattrocenteschi e una sepoltura medioevale dal loculo interamente dipinto di rosso, contenente due individui adulti, i cui resti sono in corso di studio da parte dell'Istituto di Medicina dell'Università Insubria di Varese.Infine la scoperta di graffiti liturgici quattrocenteschi, forse collegabili ad una seconda antica piccola chiesa o sacello, sino ad oggi non nota, ubicata nell’adiacenza meridionale del Santuario.